Neon Genesis Evangelion

Tutto è semplicemente una forma, una sagoma, per identificarsi e per permettere alle altre persone di riconoscermi. Ma cosa sono io? Questo sono io? IL mio vero io? Che cos’è che sono io? Nessuno mi capisce.

Ciao a tutti\e! Oggi vorrei parlarvi del capolavoro di Ideaki Anno: Neon Genesis Evangelion, il mio anime preferito in assoluto.

Questo anime parla di Shinji, un ragazzo di 14 anni, che da piccolo ha subito il trauma di essere abbandonato dal padre, dopo la perdita della madre. La serie inizia con lui che viene reclutato da quest’ultimo nella NERV per pilotare gli Evangelion, dei cosiddetti ”robotottoni giganti” per sconfiggere gli angeli, dei ”mostri” che minacciano di distruggere l’umanità. E forse qui potrete iniziare a pensare che io stia parlando del solito anime mecha dove il protagonista maschile sconfigge i mostri grazie a questi robot. Invece no. Evangelion è molto più di questo, più profondo, tanto è vero vedremo che gli Eva non sono solo ”robottoni”, ma molto di più. Infatti negli episodi vediamo soprattutto Shinji, un normale adolescente che si sente solo, incompreso, che si odia, con la paura di relazionarsi con gli altri e che pensa che ”scappare” dal dolore sia la strada più veloce. Evangelion infatti è proprio questo: la difficoltà a sviluppare rapporti senza ferirsi perché nessuno sarà mai capace di comprenderci del tutto. Si basa sul dilemma del porcospino: il porcospino vorrebbe avvicinarsi agli altri per avere calore, ma facendolo finirebbe per pungersi.

A me questo anime piace moltissimo per la sua complessità e la sua storia. Trovo molto bella la caratterizzazione dei personaggi come quella di Shinji; ma anche quella degli altri come Asuka, (il mio personaggio preferito) una ragazzina sempre della stessa età di quest’ultimo, che inizialmente appare arrogante, ma che in realtà si sente triste e sola. All’inizio della serie probabilmente potrete non capire niente riguardo la storia, visto la complessità della serie, e magari potrete anche odiare Shinji, ma alla fine sono sicura che vi capiterà di sentirvi come lui.

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